Truffa ai danni della Roma: Giornalisti provano a diffamare

La Procura ha aperto un’inchiesta sul tentativo, di alcuni giornalisti e voci dell’etere romano, di diffondere falsi dossier per danneggiare la Roma e la figura di Franco Baldini. Come spiega l’articolo de ‘La Repubblica’, alla vigilia dell’ultimo derby, la “iena” Paolo Calabresi viene avvicinato da un giornalista ormai in pensione, Roberto Renga, già “firma” di Paese Sera e Messaggero, portata in palmo di mano dalla vecchia proprietà. L’uomo dice di avere documenti in grado di devastare l’immagine pubblica e privata di Franco Baldini, direttore generale del club, e di Mauro Baldissoni, avvocato del cda. I documenti testimonierebbero l’appartenenza dei due alla massoneria (come indicherebbe un umoristico anagramma “tfa” triplice fraterno abbraccio) e che, naturalmente, il nuovo gruppo dirigente fa “la cresta” sul calciomercato. La “iena” cui il falso appare macroscopico, registra di nascosto la conversazione. Il nastro finisce alla Digos, dove vengono ascoltati come testimoni, Baldini, Baldissoni e il ds Walter Sabatini. Renga avrebbe anche dei soci: suo figlio Francesco e un paio di voci delle radio libere, Giuseppe Lo Monaco e Mario Corsi, detto “Marione”.  Ora sono tutti indagati per diffamazione. La Digos, pochi giorni fa, ha bussato a casa Renga, dove ha recuperato le prove del falso.

Fonte: forza-roma.com